Progetti di ricerca

Studio multidimensionale delle determinanti biopsicosociali
della resilienza allo stress nei grandi anziani

Progetto

Nell’ambito dello studio longitudinale “InveCe.Ab” (Invecchiamento Cerebrale Abbiategrasso; ClinicalTrials.gov, NCT01345110) nel 2022 si prevede di effettuare un ulteriore follow-up multidimensionale in presenza, compatibilmente con l’andamento della pandemia. Verranno introdotte specifiche scale di valutazione e misure biologiche per studiare i costrutti di resilienza allo stress, arricchendo la caratterizzazione del campione già ben conosciuto. Le analisi statistiche saranno orientate ad indagare la struttura sottostante ai diversi costrutti e la relazione tra loro, mediante opportuni modelli.

Progetto realizzato in collaborazione e con il sostegno paritetico di Fondazione Serpero e Fondazione Golgi Cenci, con la conduzione operativa di quest’ultima.

Avvio ricerca 2022, durata prevista 14 mesi.

Obiettivo

Questo studio osservazionale si propone di valutare una coorte di anziani omogenei per fascia di età e di residenza, mirando con particolare attenzione alla resilienza. Nel 2009 la Fondazione Golgi Cenci ha avviato lo studio longitudinale di popolazione InveCe.Ab (Invecchiamento Cerebrale Abbiategrasso; ClinicalTrials.gov, NCT01345110). Sono stati reclutati 1321 anziani di età̀ compresa tra i 70 e i 74 anni residenti ad Abbiategrasso, nati tra il 1935 ed il 1939, che sono stati indagati 4 volte, negli anni 2010, 2012, 2014 e 2018, con tassi di adesione compresi tra 79,2 ed 89,5 %; nel 2020, durante il confinamento da pandemia, è stata effettuata una inchiesta telefonica volta ad esplorare come gli anziani stessero vivendo il periodo di quarantena.

Nel 2022 e compatibilmente con l’andamento della pandemia, si prevede di effettuare un ulteriore follow-up multidimensionale, su un bacino di oltre 600 potenziali candidati, previo consenso informato.

Obiettivo generale dello studio è individuare i fattori bio-psico-sociali che favoriscono una migliore resilienza allo stress nei grandi anziani, e come questa si possa tradurre in esiti favorevoli dal punto di vista di salute fisica, cognitiva e mentale nel corso dell’invecchiamento. Puntare ai fattori di protezione” rispetto ad un buon invecchiamento, sia per quanto riguarda la salute fisica e cognitiva, più ampiamente studiata nella popolazione anziana, che per quanto riguarda la salute mentale, potrà fornire informazioni aggiuntive e complementari all’approccio di “riduzione del rischio” generalmente applicato negli studi osservazionali e di intervento per prevenire l’insorgenza di demenza nella popolazione anziana.

Lo scopo primario dello studio consiste nella ricerca, attraverso un approccio multi-dimensionale, dei fattori determinanti un invecchiamento resiliente presso una popolazione di ultra 80enni.

Per rispondere a tale scopo primario, vengono articolate specifiche domande di ricerca:

  1. qual è la struttura sottostante alle misure di interesse – collegate allo stile di vita, cognitive e psicologiche – associate al costrutto della resilienza in età molto avanzata?
  2. quali fattori, tra quelli evinti attraverso il precedente passaggio, risultano capaci di predire tale resilienza? ed in che misura?
  3. le persone molto anziane resilienti differiscono nella esposizione cumulativa agli elementi stressanti [per esempio, malattie croniche ed eventi avversi] rispetto ai coetanei non resilienti, durante il periodo di osservazione?

Lo scopo secondario consiste nella investigazione longitudinale retrospettiva, sull’intera coorte InveCe.Ab, dell’effetto dei fattori che promuovono la resilienza nell’invecchiamento, sulla salute cognitiva, mentale e fisica, controllando per la esposizione cumulativa, durante il periodo di osservazione, agli elementi stressanti.

Lo studio si articola in:

  • prelievo ematico, cui seguono esami di laboratorio e conservazione di parte del materiale biologico
  • questionario “sociale” sulle abitudini di vita, arricchito da questionario sulle condizioni socio-economiche nell’infanzia, e da un questionario sul COVID-19 come elemento stressante
  • semplici misure antropometriche e funzionali
  • visita medica, con particolare attenzione alla semeiotica neurologica
  • valutazione neuropsicologica con una ampia batteria di test validati, arricchita di strumenti mirati ad esplorare fattori predisponenti [quali la resilienza psicologica, lo stile di attaccamento, (la personalità era già stata definita nel 2018)] ed esiti bio-psico-sociali [in particolare, la qualità di vita e la salute mentale].

Le analisi statistiche saranno orientate ad indagare la struttura sottostante ai diversi costrutti e la relazione tra loro, mediante opportuni modelli. Si intende studiare il costrutto di resilienza allo stress tramite modelli di equazione strutturali (SEM), che permettono l’indagine dei meccanismi causali tra numerose variabili interconnesse. I modelli SEM combinano analisi di regressione, analisi di traiettorie ed analisi fattoriali.

La conclusione della raccolta dei dati è prevista entro l’autunno 2022; l’indagine verrà eseguita per quanto più possibile presso i locali della Fondazione Golgi Cenci, ed in alternativa al domicilio; le spese saranno condivise paritariamente tra fondi a disposizione della Fondazione ed un supporto garantito dalla Fondazione Serpero.

È prevista una opportuna disseminazione dei risultati, sia in ambito scientifico che divulgativo.